Foto copertina via interchange-uk.com
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Nel 2026 Londra diventerà la prima città europea a ospitare i taxi senza conducente di Waymo, l’azienda americana di veicoli autonomi nata da un progetto di Google. I taxi a guida autonoma inizieranno presto a circolare nella capitale britannica, prima con un pilota di sicurezza umano a bordo e poi completamente automatizzate.

Cosa cambierà per chi visita Londra

Se sei curioso di provare il futuro della mobilità, potresti presto chiamare un taxi Waymo direttamente da un’app, come oggi si fa con Uber. Londra sarà la prima città in Europa dove sperimentare un robotaxi, un servizio già attivo negli Stati Uniti a San Francisco, Phoenix, Los Angeles e Atlanta, dove ha già trasportato oltre 10 milioni di passeggeri.

La reazione dei tassisti londinesi

I celebri black cab restano scettici. Steve McNamara, rappresentante dei tassisti, ha definito i robotaxi “una giostra da luna park”, ricordando che le strade irregolari di Londra saranno un banco di prova difficile per l’intelligenza artificiale.

Tecnologia e sicurezza

Le auto Waymo utilizzano telecamere, radar e sensori lidar per riconoscere pedoni, ostacoli e segnali stradali in tempo reale. Secondo i dati pubblicati dall’azienda, i veicoli autonomi registrano 12 volte meno incidenti con feriti rispetto alle auto guidate da persone.

Londra tra tradizione e innovazione

Il governo britannico sostiene il progetto come parte del suo piano per diventare leader mondiale nella guida autonoma. La ministra dei Trasporti Heidi Alexander ha commentato: “L’arrivo di Waymo porterà lavoro, investimenti e nuove opportunità per il Regno Unito”.

Così, nel giro di pochi anni, i caratteristici taxi neri londinesi potrebbero condividere la strada con i loro “colleghi digitali”, offrendo a chi visita la città un’esperienza che unisce tradizione e futuro.

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