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Milioni di sterline grazie ai bagni pubblici: il nuovo business delle stazioni ferroviarie

Foto copertina via theguardian.com

Quando scappa scappa e si è disposti a sborsare qualunque cifra pur di utilizzare il primo bagno libero. La cosa non sarà affatto sfuggita alle compagnie che gestiscono i servizi igienici nelle stazioni ferroviarie del Regno Unito, specie tra i binari del Victoria Station dove l’utilizzo della toilette arriva a costare addirittura mezza sterlina ai disperati viaggiatori.

stazione victoriafoto via msn.com

Un business milionario, stando ai dati diffusi dalla National Rail, compagnia ferroviaria che si occupa del trasporto passeggeri in Gran Bretagna: negli ultimi tre anni, infatti, la gestione dei bagni pubblici ha fruttato alla Stazione di London Victoria un fatturato di circa 2,3 milioni di sterline, seguita dalle stazioni di Euston e King Cross che ne hanno rastrellati rispettivamente 1,8 e 1,3 milioni.

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In molti casi, però, buona parte della cifra viene “trattenuta” nonostante National Rail giustifichi la somma come un fondo-cassa da reinvestire per la “prevenzione di atti di vandalismo” e per le attività di “manutenzione dei servizi igienico-sanitari”.

A tal proposito fa scalpore il caso della Stazione di Liverpool Lime Street, come riporta il quotidiano Liverpool Echo: delle 400mila sterline incassate, solo 10mila sono state spese per il sapone e la carta igienica e circa 41mila per le spese di personale. Contattato dalla testata, National Rail non ha rilasciato alcuna dichiarazione.

Mike HewitsonSull’argomento si è espresso invece Mike Hewitson di Transport Focus che, in un’ intervista al giornale, afferma: “Pagare per utilizzare un bagno pubblico non è stata una politica popolare”.

I passeggeri”, continua il responsabile dell’organismo di controllo nel settore trasporti, “non amano dover pagare per usufruire dei servizi igienici alla stazione, soprattutto se hanno speso molti soldi per acquistare il biglietto da viaggio. L’importante è che il denaro raccolto venga speso nella manutenzione e nel miglioramento dei servizi delle stazioni ferroviarie”.

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Foto copertina via theguardian.com
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