Se c'è una cosa che accomuna l'Italia alla Gran Bretagna è sicuramente la passione per il calcio. Entrambi i Paesi hanno un'importante storia calcistica alle spalle e posso vantarsi di avere squadre di altissimo livello. Non è difficile quindi trovare bambini che alla domanda: "Cosa vuoi fare da grande?" rispondono "il calciatore", sia da noi che dai nostri cugini anglosassoni, perché sono abituati fin da piccoli ad amare questo sport. Come avviene il processo di scouting in Italia e in UK? Quale Paese punta di più sui giovani talenti?
Le Football Academy
In Gran Bretagna ogni club della Premier League ha una Academy che ha lo scopo di scoprire e formare nuovi talenti.
Le regole di accesso alle Academy sono abbastanza ferree: un giocatore deve avere almeno nove anni per accedere e deve vivere nelle immediate vicinanze (non oltre i 90 minuti di distanza). In Academy gli allenamenti sono frequenti e si gioca ogni domenica contro le altre accademie. Gli studenti hanno spesso da fare anche esercitazioni a casa e ai genitori vengono dati consigli sull'alimentazione e sulla preparazione mentale.
A 16 anni i giovani talenti possono essere reclutati nello Youth Training Scheme, che è proprio come uno stage per cui ci sono posti limitati e per cui è possibile ottenere una borsa di studio. I giovani calciatori devono continuare, naturalmente, ad andare a scuola. Tecnicamente, a 17 anni è già possibile firmare un contratto, ma la maggior parte dei giocatori dovranno aspettare fino al compimento dei 19 anni.
Le Academy più importanti del calcio inglese sono il Southampton; che ha formato campioni del calibro di Alan Shearer e Gareth Bale; il Manchester United con il suo David Beckham e il West Ham United.
Maggiori informazioni sulle Academy di queste prestigiose squadre sono disponibili online su:
saintsfc.co.uk/team/saints-academy/ (Southampton)
manutd.com/en/players-and-staff/the-academy.aspx (Manchester United)
westhamacademyinternational.com (West Ham)
I Campionati italiani di calcio giovanili
Così come la Gran Bretagna, anche l'Italia ha una forte tradizione calcistica e fin da piccoli i bambini vengono incentivati a giocare a questo sport.
In Italia si comincia con il Campionato Pulcini per gli under-11, seguito da Esordienti, Giovanissimi, Allievi e Juniores fino al Campionato Primavera, organizzato sin dal 1962 dalla Lega Serie A e a cui prendono parte le squadre partecipanti ai campionati di Serie A e Serie B.
Ogni categoria è definita per età, ha una durata di 2 anni e può essere ulteriormente suddivisa in due sottocategorie, sperimentale e non sperimentale.
Durante le partite di campionato gli osservatori cercano nuovi talenti e quelli più interessanti vengono seguiti nel corso della stagione per valutarne le potenzialità, la continuità e il carattere.
Un'altra occasione di essere notati è rappresentata dagli stage, organizzati in collaborazione con alcune società professionistiche e non, che si svolgono in estate e sono a pagamento e in cui sono presenti osservatori che lavorano per quelle società.
Al contrario della Gran Bretagna, le squadre italiane possono prendere ragazzi provenienti da ogni parte d'Italia, ma se sono costretti a lasciare casa è previsto un alloggio.
Che il percorso finisca con la firma del contratto non è detto: solo i più talentuosi e determinati riescono ad entrare in squadra. Pensiamo ad esempio a Francesco Totti o a Paolo Maldini che hanno cominciato nella Primavera di rispettivamente Roma e Milan e che hanno continuato le loro carriere in queste squadre.
Essere notati è semplice?
Assolutamente no. A volte giocare in un campionato giovanile non basta ed è per questo che sempre e più talenti cercano di farsi notare anche con altri mezzi.
Uno di questi è Tascout, il social network per giovani calciatori dai 7 ai 17 anni che nasce innanzitutto per offrire ai ragazzi una community con cui condividere la passione per il calcio, ma anche per fornire agli aspiranti calciatori una vetrina attraverso cui mostrare il proprio talento.
Su Tascout, infatti, è possibile caricare video, della durata massima di un minuto, in cui si mostra il proprio gioco, commentare quello degli altri e conoscere altri giovani talenti per scambiarsi consigli.
